tubercolina

sf. [sec. XX; da tubercolo]. Sostanza estratta dal batterio Mycobacterium tubercolosis e impiegata per accertare se il soggetto in esame sia già venuto in contatto con tale microrganismo. È utile quindi nella prevenzione della tubercolosi, in quanto permette di selezionare i soggetti che devono essere sottoposti alla vaccinazione, vale a dire coloro che non sono mai venuti a contatto con il microbatterio (gli altri sono stati immunizzati naturalmente). Esistono due tipi di tubercolina: quella di Koch, scarsamente pura, che può provocare false reazioni; e la frazione proteica altamente purificata (PPD, Purified Protein Derivation), derivata dalla precedente con vari procedimenti di purificazione. Il test cutaneo alla tubercolina, sebbene sia lontano dall'essere definitivo, è un complemento essenziale alla diagnosi di tubercolosi. La dose standard di 5 U di PPD in una soluzione di 0,1 ml viene iniettata per via intradermica, di solito sulla superficie dell'avambraccio. Un indurimento superiore o uguale a 10 mm sottolinea l'infezione da Mycobacterium. tuberculosis, ma non indica che tale infezione sia attiva. I pazienti con tubercolosi già in fase avanzata possono infatti non mostrare alcuna reazione al test cutaneo. La tubercolina è impiegata comunemente anche come antigene nell'immunologia di laboratorio.

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