u
IndiceLessico
sf. o m. Diciannovesima lettera e quinta vocale dell'alfabeto italiano (ventunesima considerando j e k dopo i). Può indicare la vocale u (uno, fumo) o la semivocale
(uomo, ruota).
Fonetica
In fonetica, la distinzione di u vocalica e u semivocalica non è fonematica, non esistendo in italiano coppie di parole che si distinguono per la diversa articolazione dei due suoni che sono perciò semplici allofoni di un unico fonema, il quale assume appunto un valore semivocalico solo in determinate posizioni. La u è la vocale più chiusa della serie velare o posteriore: essa è articolata arrotondando le labbra e spingendole in avanti con il dorso della lingua inarcato verso il palato posteriore. La semivocale
è articolata con un parziale restringimento del canale fonatorio maggiore nell'articolazione della vocale in modo che risulta percepibile il lieve rumore dell'aria espirata.
Linguistica
In linguistica, la lettera U dell'alfabeto latino è una tarda variante grafica arrotondata della lettera V che deriva dalla lettera Y (ypsilon) dell'alfabeto greco, a sua volta risalente al segno fenicio wāw. In latino classico la vocale u poteva essere breve (ŭ) o lunga (ū) e i due suoni costituivano due fonemi distinti: fŭgit (egli fugge), fūgit (egli fuggì). La diversa quantità della vocale comportava una pronuncia più aperta della breve e una pronuncia più chiusa della lunga, cosicché, perdutasi nel latino volgare l'opposizione quantitativa, l'originaria ū rimase u mentre l'originaria ŭ divenne una o chiusa confondendosi con l'originaria ō. Perciò nelle parole italiane di tradizione ininterrotta si trova in sillaba tonica la vocale u in corrispondenza di una ū del latino classico (fumo, latino fūmus) e la vocale o chiusa in corrispondenza di ŭ del latino classico (torre, latino tŭrris). Una u semivocale secondaria si è sviluppata in italiano per dittongazione di una ŏ del latino (ruota, latino rŏta). La vocale ŭ del latino deriva generalmente da un'analoga vocale indeuropea (latino iugum, sanscrito yugam), mentre la vocale ū trae origine da un'analoga vocale indeuropea (latino fūmus, sanscrito dhūmaḥ) o da un originario dittongo eu/ou (latino dūco, gotico tiuha) o da un originario dittongo oi (latino ūnus, gotico ains).