viscosìmetro

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sm. [sec. XX; da viscoso+-metro]. Apparecchio per la misurazione della viscosità. § Per misurare la viscosità di un liquido basta farlo fluire attraverso un capillare di cui siano noti il raggio interno r e la lunghezza l, determinare la differenza di pressione agli estremi del capillare, il volume V di liquido uscito e il tempo t di efflusso. La viscosità η del liquido viene allora ricavata dalla legge di Poiseuille. In pratica si ricorre quasi sempre a una misura relativa di η, cioè al confronto della viscosità del liquido in esame con la viscosità di un liquido di riferimento A. Molto semplice è il viscosimetro di Ostwald: esso è costituito da un tubo a U di vetro, che nel tratto KL è capillare, con raggio r adeguato alla viscosità nota, si introduce il liquido di riferimento in quantità tale che arrivi al segno di riferimento R, poi con una pompetta si aspira nel ramo più stretto, finché il livello superiore non arrivi sopra il segno di riferimento H. Si lascia quindi libero il liquido di scendere sotto l'azione del proprio peso e si conta il tempo di efflusso tR impiegato dal livello superiore per passare da H a K; ripetendo l'operazione per il liquido di viscosità incognita si otterrà un tempo t; la viscosità incognita risulta uguale al prodotto della viscosità nota per il rapporto dei tempi di efflusso:

Il viscosimetro di Stokes consiste in un tubo chiuso a un estremo nel cui interno si pone il liquido di cui si vuole misurare la viscosità. Si lasciano quindi cadere dall'apertura del tubo delle sferette, per esempio di zolfo, di diametro noto e si misura la loro velocità di caduta a regime, cioè quando la velocità di caduta si stabilizza, calcolando il tempo che impiegano a passare in corrispondenza di una serie di tacche consecutive incise sulla superficie del tubo. La viscosità del liquido si calcola quindi mediante la legge di Stokes. Un altro viscosimetro basato su un principio analogo a quello di Ostwald è il viscosimetro di Engler: come quello di Ostwald permette di determinare valori di viscosità di un liquido campione. Per usi industriali è adoperato il viscosimetro di Mooney, particolarmente nella misurazione della viscosità di elastomeri. Il funzionamento è basato sulla misurazione del momento della coppia necessaria per far ruotare a velocità costante un disco in un recipiente contenente la sostanza in esame. È anche detto viscosimetro a cilindro rotante.

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