Lessico

sf. [sec. XIV; prob. metatesi del latino tardo (cu)cutía].

1) Nome comune con cui si indicano numerose piante rampicanti o striscianti del genere Cucurbita ovunque coltivate per i frutti commestibili (v. oltre).

2) Scherzoso, per la somiglianza con tale frutto, la testa: battere la zucca contro uno spigolo. Fig.: non aver sale in zucca, v. sale; essere una zucca vuota, uno sciocco.

Botanica

La zucca comune (Cucurbita maxima) è una pianta annua originaria dell'America Meridionale; ha fusto lungamente sdraiato, rampicante per mezzo di cirri, foglie larghe e reniformi, un po' lobate, e fiori gialli campanulati, maschili e femminili sulla stessa pianta. Il frutto, di forma, colore e dimensioni diversi, è un peponide con polpa farinosa e dolciastra. La zucca popone (Cucurbita moschata), comprendente molte varietà diffuse soprattutto nell'Italia meridionale, presenta frutti allungati, di colore verde o arancione, con polpa tenera e dolce, di sapore particolare. La zucca da zucchini (Cucurbita pepo), a portamento cespuglioso e con foglie profondamente suddivise in cinque lobi, viene coltivata per i suoi frutti commestibili, in genere di forma allungata e cilindrica con una strozzatura al centro, che sono raccolti immaturi. Le zucche sono piante robuste che si adattano a terreni diversi, ma che richiedono buona concimazione organica e irrigazioni costanti. La zucca comune, seminata da gennaio a luglio in semenzaio, in serra o in pieno campo, viene raccolta tra giugno e novembre; la zucca da zucchini viene coltivata solitamente negli orti, seminando direttamente a dimora in aprile-maggio o in giugno-luglio per ottenere rispettivamente frutti estivi o autunnali.

Gastronomia

L'apprezzamento gastronomico della zucca varia molto da luogo a luogo. Nell'Italia centrale è poco usata (talvolta solo nelle minestre), mentre in alcune zone del Settentrione è apprezzatissima: a Mantova, Ferrara e in buona parte dell'Emilia e della Lombardia è alla base del ripieno per squisiti tortelloni. Nel Veneto se ne fanno minestre e, quando è particolarmente dolce e saporita, viene cotta al forno (zucca barucca). Nel Mezzogiorno è soprattutto la base per la zuccata.

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