Cervo volante
NOME ITALIANO: Cervo volante
SPECIE: Lucanus cervus
LUNGHEZZA: 3-7,5 cm
DISTRIBUZIONE: Europa, Asia Minore
PHYLUM: Artropodi
CLASSE: Invertebrati
ORDINE: Coleotteri
FAMIGLIA: Lucanidi
GENERE: Lucanus
Diffuso in Europa e in Asia Minore e presente in Italia, fatta eccezione per le isole, il cervo volante predilige i boschi di latifoglie, dove può essere osservato nelle ore crepuscolari e serali, mentre si arrampica sui tronchi e sui rami. Questo insetto è interessante soprattutto per il marcato dimorfismo sessuale. Il maschio è il più grande coleottero europeo e possiede enormi mandibole ramificate, che tuttavia non usa per cibarsi ma utilizza durante il periodo riproduttivo nei combattimenti finalizzati ad accattivarsi i favori delle femmine. La femmina è più piccola (3-4 cm) e dotata di mandibole meno sviluppate. Il cervo volante ha un regime alimentare vegetariano e si nutre della linfa zuccherina e in fermentazione che cola dalle querce ferite, sulle quali possono riunirsi numerosi individui. Il ciclo di sviluppo dura da 3 a 5 anni. La femmina depone le uova nelle ceppaie e nei tronchi delle vecchie querce e talvolta anche sugli olmi, sui faggi o su altri alberi. Le larve sono munite di potenti mandibole, con le quali triturano il legno, scavandovi lunghe gallerie. Al termine dello sviluppo, allorché hanno raggiunto circa i 10 centimetri di lunghezza, si prodigano nella costruzione di una solida celletta, all’interno della quale si ritirano per subire la metamorfosi e trasformarsi in adulti. Questi svernano e poi ricompaiono nel mese di giugno dell’anno successivo per riprodursi. I maschi muoiono all’inizio di luglio, mentre le femmine sopravvivono fino ad agosto.