Eunice

Il genere Eunice comprende una quarantina di specie di Policheti. Eunice viridis, presente nella fascia meridionale dell’Oceano Pacifico, ha corpo vermiforme con 7 appendici (5 tentacoli e 2 palpi), branchie presenti in parecchi segmenti e setole semplici e composte. La sua vita è in parte legata al fondo e in parte planctonica. La regione anteriore del corpo (detta atoca) è composta di segmenti normali, mentre quella posteriore (epitoca) è provvista di appendici con speciali setole natatorie e contiene uova e spermatozoi. Mentre la parte atoca rimane sul fondo, generando una nuova porzione fertile che giungerà a maturazione l’anno seguente, la regione epitoca si stacca con perfetto tempismo in corrispondenza di una precisa fase lunare. Come soggetti a sé stanti, le parti epitoche dei diversi individui nuotano verso la superficie durante la notte, per schiudersi alla prima luce del sole liberando uova e spermatozoi per la riproduzione. Nelle ore che precedono l’alba molti animali approfittano di questi corpi galleggianti per cibarsene; le stesse popolazioni indigene, che ne sono ghiotte, osservano il ciclo lunare e attendono la notte propizia per farne incetta. Altre specie di questo genere sono Eunice afra, Eunice cincta, Eunice pennata ed Eunice gigantea. Quest’ultima può arrivare a contare circa 400 segmenti corporei. Alla famiglia dei Poligordidi appartengono invece Polygordius lacteus e Polygordius appendiculatus, presente anche nei mari italiani, mentre Saccocirrus major (famiglia Saccocirridi) vive nell’Oceano Atlantico centroccidentale.