Pidocchio
NOME ITALIANO: Pidocchio
SPECIE: Pediculus humanus
LUNGHEZZA: 2-4 mm
DISTRIBUZIONE: Tutto il mondo
PHYLUM: Artropodi
CLASSE: Invertebrati
ORDINE: Anopluri
FAMIGLIA: Pediculidi
GENERE: Pediculus
Con le 2 sottospecie del capo (capitis, di colore scuro) e degli indumenti (corporis, più grande e di colore chiaro), il pidocchio è presente in tutto il mondo. Perfettamente adattato alla vita di parassita, è privo di ali e ha zampe corte rivolte verso l’interno e terminanti con un artiglio mobile, che si può ripiegare in modo da formare una sorta di pinza con cui l’insetto si attacca ai peli dell’ospite. L’apparato boccale è modificato, con mandibole e mascelle atrofiche e con 3 stiletti che formano una sorta di proboscide, utile a tagliare la pelle dell’ospite e a succhiare il sangue, unico alimento di questo animale. Il pidocchio non ama la luce ed esige temperature non troppo elevate: valori superiori a 44 °C gli sono fatali. L’attività riproduttiva non presenta cicli stagionali, ma si svolge continuamente sull’ospite. La femmina del pidocchio del capo depone fino a 100 uova (lendini), che attacca saldamente ai capelli. È sufficiente che un soggetto sano venga a contatto con uno infestato perché il parassita si installi anche sul nuovo ospite. Il pidocchio degli abiti vive sugli indumenti e si sposta sulla cute solo per nutrirsi; depone le uova (fino a 300) tra le pieghe dei tessuti ed è il più pericoloso per l’uomo, perché funge da vettore di germi patogeni come quelli del tifo petecchiale e della febbre dei 5 giorni. Con le loro punture i pidocchi causano un forte prurito che induce la persona a grattarsi vigorosamente, dando luogo a lesioni cutanee spesso complicate da infezioni batteriche.