Antilocapra
NOME ITALIANO: Antilocapra
SPECIE: Antilocapra americana
LUNGHEZZA: 1,4-1,6 m
DISTRIBUZIONE: America Settentrionale
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Mammiferi
ORDINE: Artiodattili
FAMIGLIA: Antilocapridi
GENERE: Antilocapra
Altra macrocategoria: Cervo
Nota anche con il nome americano di pronghorn, l’antilocapra è esclusiva dell’America Settentrionale. Un tempo era diffusa nelle praterie e nelle zone aride degli Stati Uniti centroccidentali con popolazioni di decine di milioni di capi, ma a seguito della caccia indiscriminata la specie sopravvive in branchi di una certa entità soltanto in alcune zone delle Montagne Rocciose. L’antilocapra è considerata una sorta di anello di congiunzione tra Cervidi e Bovidi, poiché presenta punti in comune con entrambe le famiglie. Uno di questi è rappresentato dalle corna, presenti in entrambi i sessi, ma più ridotte nelle femmine; sono lunghe circa 25 centimetri e biforcute, con una punta più piccola rivolta in avanti e un ramo più esteso diretto verso l’alto. Al pari di quelle dei Bovidi, sono cave e costituite da una parte interna ossea, rivestita, però, da un astuccio corneo esterno che si rinnova annualmente, come avviene nei Cervidi. Più alta all’anca che al garrese – dove misura circa 80-100 centimetri –, l’antilocapra ha tronco snello e forte, arti robusti con zoccoli aguzzi e manto di un bel colore scuro che contrasta con il bianco dei fianchi, della regione terminale del tronco e delle parti inferiori. È il mammifero americano più veloce: può toccare punte di 90 chilometri orari. L’organizzazione sociale è variabile e complessa: la massima aggregazione si ha verso la fine del periodo degli accoppiamenti (ottobre), mentre in primavera i gruppi tendono a disperdersi. L’antilocapra è territoriale, ma la presenza di zone neutrali tra un territorio e l’altro rende i conflitti molto rari.