Giraffa
NOME ITALIANO: Giraffa
SPECIE: Giraffa camelopardalis
LUNGHEZZA: 5-5,7 m
DISTRIBUZIONE: Africa subsahariana
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Mammiferi
ORDINE: Artiodattili
FAMIGLIA: Giraffidi
GENERE: Giraffa
Presente nelle zone aperte con vegetazione rada dell’Africa subsahariana, la giraffa ha nell’eccezionale allungamento delle 7 vertebre cervicali il suo tratto distintivo. A questo si aggiungono arti sviluppati e slanciati, coda lunga circa un metro, testa sottile ed elegante e tronco massiccio, con dorso inclinato e molto corto rispetto al collo. Il mantello è bianco-giallastro, cosparso di macchie scure, variabili a seconda della sottospecie. La giraffa ha una vista assai acuta ed è uno dei pochi mammiferi capaci di distinguere i colori; anche udito e olfatto sono ben sviluppati. Di abitudini diurne e serali, si ciba di germogli, frutti, baccelli e foglie (soprattutto di acacia), che strappa con le labbra dopo aver afferrato i rami con la lingua lunga e prensile. Le lunghe ciglia proteggono gli occhi dal fogliame e dai ramoscelli. Nel periodo degli accoppiamenti i maschi ingaggiano frequenti lotte per la conquista delle femmine: negli scontri si affiancano con le zampe anteriori divaricate, si spingono con le spalle e infine si colpiscono con le corna. La gestazione dura 14-15 mesi; al termine le femmine partoriscono, in piedi, un piccolo alto quasi 2 metri, del peso di 50-70 chilogrammi. Tra le sottospecie si ricordano la giraffa reticolata (Giraffa camelopardalis reticulata), la giraffa del Capo (Giraffa camelopardalis giraffa), che ha macchie a forma di stella o arrotondate che ornano le zampe fino agli zoccoli, e la giraffa masai (Giraffa camelopardalis tippelskirchi), dalle chiazze a contorni irregolari.