Orso marsicano

L’orso marsicano è una sottospecie di orso bruno esclusiva dell’Appennino Centrale, isolata da alcune centinaia di anni. Come il camoscio d’Abruzzo, deve la sua salvezza all’istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo, risalente ai primi anni Venti del secolo scorso, che ne ha fatto il suo stesso simbolo: da allora l’orso marsicano gode di assoluta protezione. Oggi la sua popolazione conta un centinaio di individui distribuiti per la maggior parte sui rilievi del parco e in minor numero su quelli limitrofi, come la Majella, il Monte Velino e i Monti della Laga, e costituisce uno dei più importanti nuclei di orsi bruni dell’Europa occidentale. Straordinario simbolo di quanto ancora resta integro degli ambienti appenninici centrali, questo possente plantigrado ha mantello bruno-fulvo e corporatura robusta e piuttosto tarchiata (può pesare fino a 180-200 kg), con testa grande e tondeggiante e muso cilindrico. Di indole schiva, ha abitudini notturne e si ciba di radici, frutti, bacche e tuberi. Durante i mesi invernali va in letargo, scavandosi una tana o approfittando di cavità delle rocce. Raggiunge la piena maturità fisica intorno agli 8-10 anni e non è particolarmente longevo, poiché vive solo fino a 25-30 anni.