Pecora domestica

Allevata fin dall’antichità, la pecora domestica vive per lo più allo stato brado in grosse greggi transumanti che animano i pascoli montani nei mesi estivi e i pascoli di pianura dall’autunno inoltrato alla primavera. La pelle e il caratteristico vello sono tra i più antichi indumenti conosciuti dall’uomo, che alleva questo animale per ricavarne carne e latte, impiegato per la produzione di ricotta e formaggi. Esistono anche popolazioni che impiegano la pecora domestica come animale da soma. L’aspetto di questi bovidi, che si pensa abbiano avuto origine dall’argali, varia a seconda delle razze (quasi un migliaio quelle riconosciute). In genere hanno corporatura tozza, arti sottili, fronte piana e profilo del muso più o meno sporgente; le corna, a sezione triangolare e di forma variabile, sono presenti solo nel maschio, detto montone o ariete, ma possono anche caratterizzare entrambi i sessi o mancare del tutto. Le orecchie possono essere dritte o pendenti, piccole o grandi, e di forme diverse; la coda è generalmente breve (di solito recisa dagli allevatori per motivi igienici). Il mantello, solitamente bianco, è formato da peli sottili e increspati (che costituiscono la lanugine o borra o lanetta) e da altri più lunghi, duri e rigidi (che costituiscono la giarra).