Topo selvatico

Diffuso in quasi tutta l’Europa (escluse la Scandinavia settentrionale, la Finlandia e le coste a est del Baltico), in Asia fino all’Iran e all’India settentrionale e nel Nordafrica, il topo selvatico vive per lo più nei boschi e nei campi fino a 2500 metri di quota. Ha forme più snelle e di poco maggiori rispetto a quelle del topolino delle case, da cui si distingue anche per gli occhi più grandi e sporgenti, per le orecchie più lunghe e per gli arti posteriori assai più sviluppati, che gli conferiscono una tipica andatura saltellante. La coda è lunga quanto il corpo; il mantello è marrone-brunastro chiaro sul dorso, bianco sul ventre e sulle zampe. Agile arrampicatore e buon nuotatore, il topo selvatico ha abitudini crepuscolari e notturne. Quando non vive in prossimità degli insediamenti umani, scava gallerie sotterranee nei pressi delle radici degli alberi, formando un intrico di tunnel che in genere confluiscono nei nidi; qui accatasta radici, semi, cereali, erba, foglie, insetti e frutti, che raccoglie quasi incessantemente.