Lampreda di Mare

Lampreda-di-Mare

NOME ITALIANO: Lampreda di Mare

SPECIE: Petromyzon marinus

LUNGHEZZA: 1-1,2 m

DISTRIBUZIONE: Mar Mediterraneo, Oceano Atlantico

PHYLUM: Cordati

CLASSE: Pesci

ORDINE: Petromizontiformi

FAMIGLIA: Petromizontidi

GENERE: Petromyzon

Presente lungo le coste del Mar Mediterraneo e di tutto l’Oceano Atlantico, la lampreda di mare è ormai ritenuta una presenza piuttosto eccezionale nel nostro Paese, a causa soprattutto dell’inquinamento e dello sbarramento dei fiumi che le impedisce di raggiungere le aree riproduttive. Ha corpo lungo e cilindrico, rivestito di pelle viscida di colore bruno-grigiastro macchiettato di scuro. Ma l’elemento più singolare è l’apparato boccale privo di mascelle, con apertura a ventosa provvista di acuminati denti cornei: la lampreda di mare se ne serve per attaccarsi agli altri pesci e succhiarne il sangue, l’unica sua fonte di nutrimento. Gli occhi sono piccoli e sono seguiti su entrambi i lati da 7 fori che comunicano con le tasche branchiali; le pinne dorsali sono 2, la seconda delle quali si prolunga a circondare la coda fino all’apertura anale. La lampreda di mare si riproduce una sola volta nella vita. Dopo aver risalito i fiumi dal mare si accoppia e depone, in una sorta di nido scavato nel fondo ghiaioso, fino a 250 000 uova: da queste nascono gli amnoceti, forme larvali che, nell’arco di 4-5 anni, raggiungono lo stadio adulto e ridiscendono al mare. Gli adulti cessano di alimentarsi poco prima di risalire i fiumi per riprodursi e, dopo essersi riprodotti, muoiono.