Missina
NOME ITALIANO: Missina
SPECIE: Myxine glutinosa
LUNGHEZZA: 40-60 cm
DISTRIBUZIONE: Oceano Atlantico settentrionale, Mare del Nord
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Pesci
ORDINE: Missiniformi
FAMIGLIA: Missinidi
GENERE: Myxine
La missina è presente nell’Oceano Atlantico settentrionale e nel Mare del Nord. Nei mari più freddi si può trovare a profondità relativamente basse (circa 30 m), mentre nelle acque più calde - che raggiungono al massimo i 10 °C - si spinge anche a più di 1000 metri in cerca di temperature inferiori. Il corpo, lungo e cilindrico, è rivestito di pelle nuda e viscida di colore rossastro e gli occhi sono ciechi perché coperti dall’epidermide. La respirazione della missina è influenzata dal suo regime alimentare, poiché la prolungata adesione ai tessuti della preda impedisce alla bocca di fungere da via d’ingresso dell’acqua. Di qui l’importanza della narice situata dorsalmente sul capo, che fa entrare il liquido durante la fase inspiratoria; in quella espiratoria, invece, l’acqua esce dagli spiracoli, piccoli fori che si aprono su entrambi i lati del corpo. La bocca circolare è dotata di denti formidabili, che sono rimpiazzati di continuo. Lacerata la cute della vittima, la missina entra nel suo corpo aprendosi un varco, boccone dopo boccone, e ne divora gli organi interni: una forma di parassitismo che sconfina nella predazione. La missina attacca soprattutto merluzzi e sgombri morti da poco o impossibilitati a fuggire, come quelli già catturati dai pescatori, procurando a questi ultimi ingenti danni. Simili sono i pesci del genere Eptatretus: il più noto è Eptatretus stoutii, presente nelle acque costiere dell’America nordoccidentale, soprattutto in California, caratterizzato da fori branchiali orlati di bianco. Vivono invece nei mari del Giappone Eptatretus burgeri e Eptatretus okinoseanus (lungo fino a 80 cm).