In che modo si svolgevano i riti funerari nell’antica Roma?

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Gli antichi romani davano molta importanza al ricordo dei defunti, così come alla cerimonia per congedarli dalla vita. I funerali erano infatti una cerimonia imprescindibile, tanto che anche i nullatenenti ricevevano esequie pagate dallo Stato.

In particolare, i riti funerari dell'antica Roma contavano diversi momenti, ciascuno caratterizzato da aspetti diversi ma ugualmente importanti: l'esposizione pubblica del defunto, il corteo funebre, l'elogio funebre ed infine il rogo del corpo; ricerche accurate da parte degli storici, tuttavia, riportano che nell'antica Roma era in uso anche l'inumazione, pratica che prevalse a partire dall'epoca Adriana.

Ovviamente, il tenore del rito funebre dipendeva dal prestigio del defunto: se si trattava, infatti, di un personaggio illustre, durante il rito il feretro veniva circondato da fasci littori listati a lutto e, durante il corteo, veniva seguito da portatori di cartelli che recitavano le gesta del morto.

La preparazione del della salma, invece, era affidata a una vera e propria impresa di pompe funebri che, oltre alla vestizione, si occupava di adagiare il corpo sul letto funebre e di organizzare il corteo.

 

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