grattugia
Redazione De Agostini
n.f. [pl.
-gie o
-ge] utensile da cucina, di lamiera o altro materiale, con
fitte sporgenze appuntite o buchi dai bordi rilevati, su cui si
sfregano pezzi di formaggio, pane secco ecc. per ridurli in
briciole o in minutissime scaglie dim.
grattugina,
grattugetta
¶ Forse dal provenz. gratuza.
¶ Forse dal provenz. gratuza.
Nota d'uso
· La regola tradizionale per formare il plurale di parole che finiscono con -gia dice che se la finale è preceduta da vocale il plurale mantiene la i; quindi grattugie. Tuttavia questa i non viene pronunciata, e se nel singolare serve a indicare la pronuncia palatale di g (come in giallo) davanti ad a, nel plurale perde questa funzione perché g si trova davanti a e. Per questa ragione la i tende a scomparire dalla scrittura e ormai si ammettono entrambe le forme. Bisogna anche ricordare che la forma *grattuggia, con due g, è scorretta.Dizionari di Sapere
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