labbro

, ant. o poet. labro, n.m. [pl. le labbra nei sign. 1, 2 e 3; i labbri nei sign. 4 e 5 e negli usi ant. o poet.] 1 ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose che costituiscono la parte anteriore della bocca e ne circoscrivono l’apertura: il labbro superiore, inferiore; labbra sottili, carnose, pallide; una ferita al labbro | leccarsi le labbra, ( fig.) in riferimento a un cibo squisito o a qualcosa di molto allettante dim. labbretto, labbrino, labbruccio, accr. labbrone 2 ( pl.) la bocca come organo della parola: non ho mai sentito una bugia dalle sue labbra; le parole gli morirono sulle labbra | pendere dalle labbra di qualcuno, ( fig.) ascoltarlo con grande attenzione | a fior di labbra, a voce bassissima, con parole appena accennate | mordersi le labbra, ( fig.) trattenersi per evitare di dire parole dettate dall’istinto o pentirsi per aver parlato incautamente | morire col nome di qualcuno sulle labbra, invocarlo nell’ultimo istante di vita 3 grandi, piccole labbra, ( anat.) pieghe cutanee che circondano l’orifizio vaginale 4 margine di una ferita 5 orlo rilevato; bordo: i labbri del vaso

Lat. labru(m).

Nota d'uso

· Il plurale del nome maschile labbro è femminile (le labbra) quando ci si riferisce alla bocca (un bacio sulle labbra) e in locuzioni particolari (grandi labbra, in anatomia); è invece maschile (i labbri) quando è riferito a margini o bordi di oggetti (i labbri di un vaso).