Riuscire a dormire

L'insonnia o la sensazione di non riposare quando si dorme sono disturbi diffusi, con cause che restano spesso ignote, e per rimediarvi si ricorre molto sovente ai medicinali o a terapie alternative.

Il sonno è uno dei più affascinanti argomenti della fisiologia. Come può il cervello riposare se l'attività elettrica cerebrale permane, sia pure modificata, anche durante il sonno? Quali sono le strutture biologiche implicate nell'alternanza di periodi di sonno profondo e quelli durante i quali sogniamo muovendo rapidamente gli occhi e contraiamo i muscoli come nella veglia, quasi mimando la vita attiva? In che modo ripristinare i delicati meccanismi che consentono il riposo e il sonno? Alla base delle alterazioni del sonno possono talvolta esserci cause patologiche, talora anche gravi, nel qual caso il problema va affrontato con il medico. Più spesso le cause del cattivo sonno o del mancato riposo risiedono in letti e cuscini inadeguati e nelle abitudini con cui provvediamo normalmente a soddisfare questo bisogno.

Certo è che la vita sociale che conduciamo, i ritmi non naturali che essa ci impone, le abitudini con le quali ci prepariamo all'addormentamento condizionano il nostro sonno.

Dovremmo prestare più attenzione a quanto sonno ci necessita per essere riposati, adeguando a ciò i nostri ritmi e orari di vita. Perché tra stile di vita, sonno e comportamenti esiste una sorta di rapporto circolare in cui i tre fattori si influenzano reciprocamente. La necessità di sonno varia anche a seconda della situazione (età, attività lavorativa, tensioni, impegno intellettuale, vacanza) in cui ci si trova.

Non esiste la quantità di sonno giusta per tutti: ognuno deve scoprire di quanto sonno ha bisogno senza pretendere di cambiare artificiosamente il proprio ritmo sonno-veglia. La mancanza della quantità adeguata di sonno comporta diminuzione della memoria, dei riflessi, del livello di efficienza, altera il tono dell'umore e riduce la fiducia in se stessi.