mammella

ognuna delle due strutture ghiandolari poste nella parte anteriore del torace: ipotrofiche nel maschio, le mammelle sono particolarmente sviluppate nelle femmine e destinate alla secrezione del latte per l'alimentazione dei piccoli nel primo periodo di vita. Nei neonati d'ambo i sessi le mammelle presentano una lieve tumefazione e possono secernere gocce di colostro; tale fenomeno può di nuovo comparire all'epoca della pubertà. Per tutta l'età infantile, comunque, le mammelle non appaiono rilevate e il capezzolo ha dimensioni ridotte.
Struttura anatomica e funzioni fisiologiche
All'inizio della pubertà, mentre nel maschio -sotto l'azione prevalente degli ormoni androgeni- le ghiandole mammarie si atrofizzano, nella femmina -per effetto dell'azione estrogenica- esse si sviluppano fino a diventare idonee alla lattazione; ne consegue un aumento di volume, che perdura anche quando, in menopausa, viene a cessare l'attività ormonale. Forma e dimensioni variano a seconda dell'età e della costituzione corporea; a volte differenze di volume si riscontrano tra le due mammelle in una stessa persona. Le due mammelle sono separate da un ampio solco (il seno), mentre un altro solco (quello sottomammario), si forma inferiormente tra mammella e torace per effetto della gravità. Al centro della mammella sporge il capezzolo, rilievo cutaneo tondeggiante, rugoso, duro, roseo o bruno, al cui apice sboccano 10-15 dotti galattofori, che portano all'esterno il latte durante l'allattamento. Il capezzolo è circondato dall'areola mammaria, un'area circolare di 3-4 cm, di colore variabile dal roseo al bruno, rugosa per la presenza di rilievi granulosi e ghiandole sebacee. Le mammelle aumentano di volume e di consistenza durante le mestruazioni, la gravidanza e soprattutto nell'allattamento per modificazioni fisiologiche che questi eventi provocano sulle ghiandole mammarie. Le mammella sono costituite essenzialmente da un grappolo di 10-12 piccole ghiandole disposte a lobi e lobuli, comunicanti tra loro con un sistema di canali (tubuli intralobulari, dotti interlobulari), che nascono a fondo cieco o a gemmazione nelle ghiandole e nel decorso verso l'esterno incontrano piccole dilatazioni (seni lattiferi), da cui si dipartono i dotti galattofori che sboccano sul capezzolo. L'abbondante tessuto connettivo fibroso e adiposo, che si trova fra le ghiandole con funzioni di sostegno, determina la forma della mammella. Alla sua irrorazione provvede una rete derivante dall'arteria toracica o mammaria e dall'ascellare; le vene si scaricano invece nella vena toraco-epigastrica; il sistema circolatorio è completato da una rete di vasi linfatici. L'innervazione è garantita da plessi e rami nervosi del sistema vegetativo e da rami provenienti da nervi intercostali e dai sopraclavicolari del plesso cervicale.