lobotomìa

intervento chirurgico sul cervello, che rientra nella psicochirurgia, cioè tra quegli interventi più o meno selettivi attuati allo scopo di modificare attività psichiche alterate. Le tecniche psicochirurgiche, che hanno avuto una discreta diffusione negli anni Cinquanta, sono sempre state assai discusse per le conseguenti e irreversibili lesioni cerebrali e le modificazioni indotte nella personalità. Tra gli interventi più usati, le lobotomìe (o leucotomie) prefrontali e bilaterali si basano sulla possibilità di interruzione chirurgica delle connessioni cerebrali alterate, in modo da produrre nel soggetto una sindrome caratterizzata da indifferenza, disinteresse, inerzia e distacco emotivo, e controllarne così gli stati di sovreccitazione e di aggressività. Tali interventi sono ormai abbandonati, grazie all'avvento degli psicofarmaci e di altre forme di trattamento psichiatrico.