rigidità

in patologia, resistenza di segmenti corporei ai movimenti attivi o passivi, determinata da ipertonia muscolare o da condizioni patologiche delle articolazioni. Per la rigidità extrapiramidale vedi ipertonia extrapiramidale. La rigidità da decerebrazione consiste nell'ipertonia dei muscoli antigravitari (ipertonia estensoria dei quattro arti). Si osserva nelle crisi toniche di origine cerebellare (cerebellar tonic fits), in rapporto con un improvviso aumento della pressione endocranica della fossa cranica posteriore (per esempio, da tumori del cervelletto). La rigidità decorticata, che consiste nella flessione-adduzione degli arti superiori e nella flessione e rotazione interna degli inferiori, si osserva nelle prime ore dopo una lesione cerebrale acuta. La rigidità della muscolatura masticatoria che si riscontra nel tetano (trisma) fa spesso parte di una rigidità generalizzata di tutti i muscoli antigravitari (contrattura tetanica). Le rigidità articolari, dovute a limitazione o abolizione della funzionalità di una o più articolazioni, possono avere come causa una patologia articolare, muscolare, tendinea od ossea.