digossina

farmaco estratto dalla digitale lanata: agisce aumentando la forza e la velocità di contrazione delle fibre del cuore. Per somministrazione endovenosa determina una vasocostrizione generale, che produce, per azione diretta sul tubulo renale, una maggiore perdita di sodio. È indicata nelle cardiopatie con fibrillazione atriale ed elevata risposta ventricolare, nello scompenso cardiaco, nell'ipertensione, nelle coronaropatie e valvulopatie. La posologia, individualizzata per ogni paziente, deve essere seguita con attenzione per evitare l'intossicazione digitalica, molto frequente e grave soprattutto nei pazienti a rischio (cardiopatici in età avanzata). I sintomi sono: anoressia, nausea, vomito, cefalea, confusione mentale, delirio, parestesie, bradicardia, disturbi della conduzione atrioventricolare. Il trattamento disintossicante consiste nella sospensione del farmaco e nella somministrazione di colestiramina, che interferisce nell'assorbimento. Gli effetti collaterali normali sono rari: ginecomastia, allergia con eruzioni cutanee. L'assorbimento è diminuito da antibiotici, colestiramina, ciclofosfamide, resine a scambio ionico, antiacidi. Gli antipiretici ne aumentano il metabolismo. Vedi digitalici.