decalcificazione

diminuzione della quantità di calcio nell'organismo e in particolare nello scheletro. Può essere localizzata o diffusa. In quest'ultimo caso può essere provocata da insufficiente deposizione di sali di calcio nell'osso (osteomalacia, osteoporosi) o da eccessiva distruzione dell'osso (morbo di Paget, mieloma e tumori ossei). Può manifestarsi anche per insufficiente introduzione di calcio con la dieta, o per maggior consumo (per esempio, in gravidanza, in cui parte del calcio introdotto dalla madre con gli alimenti viene impiegata per la formazione dello scheletro fetale). Anche l'immobilità prolungata favorisce la decalcificazione. La terapia si basa sulla somministrazione di calcio, di vitamina D e degli inibitori del riassorbimento osseo come i difosfonati.