cistinuria

malattia ereditaria trasmessa per via autosomica recessiva, derivante da errore congenito nel trasporto della cistina e degli aminoacidi basici (ornitina, lisina, arginina) attraverso l'epitelio del tubulo renale e del tratto gastroenterico. L'alta incidenza la pone fra i più comuni errori congeniti. L'aumentata escrezione unita alla scarsa solubilità della cistina fanno sì che essa precipiti dando luogo a calcoli urinari radiopachi, d'aspetto giallastro, friabili. La cistinuria si manifesta nell'80% dei casi tra i 12 e i 25 anni, con coliche renali, ematuria, che possono accompagnarsi all'espulsione dei calcoli. Per la diagnosi esiste un test di screening: se questo risulta positivo si valuta la cistinuria, cioè la concentrazione di cistina nelle urine (da cui deriva il nome della malattia). La quantità di calcoli è proporzionale alla cistinuria. È quindi importante assumere molti liquidi, distribuendoli nel corso della giornata. Si somministrano anche sostanze alcalinizzanti; solo in casi particolari penicillamina.