azotemìa

presenza nel sangue di azoto non proteico (che deriva cioè da aminoacidi, acido urico, creatina, creatinina, urea), misurabile dopo l'eliminazione delle proteine mediante apposite procedure di laboratorio. L'ambito di variabilità normale dell'azotemìa è diverso secondo il metodo analitico impiegato: 15-35 mg per 100 ml (azotemìa non proteica) e 10-20 mg per 100 ml (azotemìa ureica); l'azotemìa può inoltre subire una riduzione (ipoazotemia) o un aumento (iperazotemia) in relazione a diversi stati patologici. L'iperazotemia è espressione di incapacità del rene di eliminare dal sangue le scorie azotate del catabolismo proteico. La misurazione dell'azotemìa è fondamentale nell'ambito delle nefropatie. Per estensione impropria, il termine viene usato talvolta come sinonimo di iperazotemia.