iperuricemia

condizione fisiopatologica caratterizzata da aumento dell'acido urico circolante, in conseguenza: (1) della sua maggiore produzione; (2) della sua ridotta eliminazione renale; (3) di entrambi questi meccanismi. Nel primo caso, il difetto metabolico che determina un'aumentata produzione di acido urico può essere primitivo (alterazioni congenite specifiche degli enzimi del sistema che metabolizza le purine, sostanze costitutive degli acidi nucleici che vengono eliminate - quando sono in eccesso- sotto forma di acido urico) o secondario (a difetti enzimatici di altre vie metaboliche, con aumento della sintesi ex-novo; a malattie sistemiche che provocano un aumentato turn-over cellulare, con ricambio continuo di acidi nucleici, come le malattie mielo- e linfo-proliferative, malattie emolitiche ecc.). Nel secondo caso, accanto a forme primitivamente legate a difetto congenito della capacità renale di eliminazione dell'acido urico, si trovano iperuricemie secondarie alla diminuzione della filtrazione glomerulare in corso di insufficienza renale cronica, insufficienza corticosurrenale, diabete insipido o terapia diuretica cronica. Dal punto di vista clinico, l'iperuricemia può determinare conseguenze patologiche a carico dei reni (nefropatie tubulo-interstiziali) e delle vie urinarie (calcolosi) e può provocare l'insorgenza di gotta.