lussazione

perdita dei rapporti reciproci tra i capi articolari di un'articolazione. Può essere di natura traumatica, patologica o congenita. La lussazione traumatica interessa con maggior frequenza le articolazioni di spalla, gomito, dita, anca e ginocchio. Si manifesta con dolore, deformazione della regione articolare e impossibilità dei movimenti. Le lussazioni traumatiche devono essere curate entro le prime 24-48 ore: i capi articolari devono essere riportati in posizione corretta e l'articolazione va immobilizzata per 15-20 giorni. Se si tarda il trattamento, la lussazione tende a diventare irriducibile (per le alterazioni fibrose che si realizzano nel cavo articolare) e tale da richiedere un intervento chirurgico. Le lussazioni patologiche sono quelle conseguenti ad altre malattie: masse tumorali, artriti, paralisi e contratture muscolari ecc. Le lussazioni congenite sono quelle presenti sin dalla nascita. La forma più frequente in assoluto è la lussazione congenita dell'anca, caratterizzata da una alterazione dei due capi articolari dell'articolazione tra femore e bacino la quale fa sì che, non appena il neonato inizia a muovere i primi passi e grava con il proprio peso su questa articolazione, la testa del femore scivoli verso l'alto, al di fuori del cavo articolare (acetabolo). La terapia deve essere molto precoce (i risultati sono decisamente sfavorevoli se si interviene dopo il quarto anno di età) e consiste, a seconda della gravità della lesione, nell'applicazione di apparecchi ortopedici o nell'intervento chirurgico. Frequente è anche la lussazione della spalla, traumatica o abituale. Nel primo caso la lussazione viene ridotta con una manovra di stiramento e rotazione dell'arto superiore che si effettuata in anestesia, mentre nel caso della lussazione abituale di spalla il paziente stesso è in grado di rimettere in sede l'articolazione. Naturalmente questa situazione va corretta con un apposito intervento chirurgico.