illusione

disturbo della percezione, caratterizzato da un'alterata elaborazione degli stimoli sensoriali reali e da una loro erronea interpretazione, per cui oggetti reali vengono percepiti in modo trasformato e diverso dalla realtà; può essere legata all'ambiguità dello stimolo e a particolari stati emozionali od organici. L'illusione può essere corretta più o meno rapidamente e si differenzia dall'allucinazione, in cui sono assenti stimoli sensoriali reali. Le illusioni possono osservarsi in soggetti normali in particolari situazioni (di emotività, stanchezza, disattenzione ecc.) o in condizioni patologiche per disturbi dell'affettività o dello stato di coscienza (stati depressivi, ansiosi, confusionali, tossici). Si distinguono: illusioni affettive, connesse a particolari stati affettivi di attesa, come ansia, timore ecc. (per esempio, tra la folla scambiare uno sconosciuto per una persona attesa); illusioni da disattenzione, in concomitanza con un ridotto livello di attenzione o vigilanza; paraeidolie, legate a una elaborazione fantastica di stimoli ambigui e non ben definiti (per esempio, in una macchia vedere un animale).