fòlico, àcido

vitamina del complesso B che partecipa a molte reazioni biochimiche dell'organismo, e in particolare alla sintesi degli acidi nucleici (costituenti fondamentali del DNA). Si trova nelle foglie di tutti i vegetali verdi, nel fegato, nel rene e nel lievito: è poco stabile al calore (quindi viene in parte distrutto con la cottura) e alla luce (i cibi che lo contengono vanno conservati al buio). La carenza di àcido fòlico può essere dovuta a: 1) insufficiente assunzione protratta nel tempo (alcolisti, errori nella preparazione e conservazione dei cibi, dieta in generale priva di verdura e frutta fresche); 2) malassorbimento (per esempio nel morbo celiaco o in presenza di parassiti intestinali; 3) aumentato fabbisogno, in tutte le situazioni caratterizzate da un aumentato turn-over cellulare: gravidanza, neoplasie, malattie infiammatorie e metaboliche croniche; 4) inadeguata utilizzazione, tipica del deficit di vitamina B12 (questa vitamina ha un ruolo essenziale nel permettere l'ingresso dell'acido folico nelle cellule). La mancanza di àcido fòlico è una delle cause dell'anemia detta "megaloblastica", caratterizzata da globuli rossi più grandi del normale, ma in numero insufficiente, e contenenti poca emoglobina.