Il sonno

Il sonno rappresenta un processo biologico attivo durante il quale l'organismo compie un lavoro di rigenerazione: aumenta infatti la secrezione dell'ormone GH, la cui funzione principale è la sintesi delle proteine, la formazione di nuove cellule, la riparazione delle altre. Ciò rende il sonno una sorta di strumento terapeutico ed è quindi importante, soprattutto per la persona malata, che non si alteri l'equilibrio sonno-veglia.
 

Il sonno si articola in cicli della durata di circa 90 minuti, e ogni ciclo è diviso in 5 stadi. Lo stadio numero 5 è detto REM (Rapid Eye Movement, movimento rapido dell'occhio), ed è quello durante il quale si verificano i sogni.

Il ritmo sonno-veglia non è uguale per tutti e varia a seconda delle persone, diminuendo col passare degli anni (dalle 20 ore al giorno del lattante alle 6 ore al giorno dell'anziano). Vi sono diversi fattori che influiscono sul sonno:
- biologici (età, temperatura corporea, alimentazione, esercizio fisico);
- psicologici (umore, ansia, noia);
- ambientali (rumore, temperatura, umidità).
 

La cura dell'insonnia spesso è attuata ricorrendo sistematicamente a farmaci: va detto che questi devono essere assunti solo dietro prescrizione medica e secondo le dosi indicate, evitando il più possibile di incorrere nella dipendenza da farmaci.
Può essere conveniente assumere in alternativa leggeri tranquillanti e tisane che si possono acquistare in erboristeria.
 

Ridurre i disturbi causati da fattori ambientali e agire sui fattori psicologici permette di giungere a ottimi risultati.
Le persone anziane lamentano spesso insonnia: è opportuno spiegare loro che il bisogno di sonno diminuisce con l'età e che un buon esercizio fisico può favorire un riposo migliore.