Medicina Antroposofica

La medicina antroposofica è l'approccio basato sulla dottrina del filosofo austriaco Rudolf Steiner (1861-1925), i cui princìpi sono stati applicati non solo in campo medico, ma anche in altri settori quali la pedagogia, l'alimentazione, l'architettura, l'agricoltura.


"Salute e malattia sono in rapporto con l'uomo intero e non solo con una parte di esso, cioè col corpo fisico": quest'affermazione, tratta da una conferenza tenuta da Steiner nel 1908, chiarisce efficacemente la modernità della sua visione olistica dell'uomo: non è possibile concepire la cura come semplice eliminazione della malattia da un corpo fisico separato dalla mente.


L'antroposofia insegna infatti che l'uomo è un'entità costituita da quattro elementi:
a) il corpo fisico (o materiale), che l'uomo ha in comune con tutte le sostanze minerali del suo ambiente; è quello percepibile dagli organi di senso;
b) il corpo eterico (o vitale), che l'uomo ha in comune con tutte le entità viventi del suo ambiente (vegetali e animali);
c) il corpo astrale, non percepibile dall'esterno, ma solo dall'interno che è il veicolo di piacere e sofferenza, gioia e dolore, di tutte le sensazioni, idee, pensieri;
d) il corpo spirituale (l'Io), ossia l'elemento supremo dell'entità umana.
È importante comprendere che questi elementi, reciprocamente connessi, prendono parte alla realtà sia dell'uomo sano sia di quello malato. Il funzionamento dell'organismo umano sano è il risultato dell'interazione (ossia della relazione dinamica) di tre sistemi o poli:
1) neurosensoriale, costituito dai nervi e dagli organi di senso, che sovrintende alle percezioni e all'ideazione;
2) metabolico, costituito dal metabolismo e dall'apparato locomotore, che rappresenta la base fisiologica della volontà;
3) ritmico, della circolazione e della respirazione, considerato il fondamento della vita emozionale.
 

Questa triplice natura dell'organismo umano ha relazioni e analogie con i regni minerale, vegetale e animale.
Partendo dalla teoria delle polarità, la dottrina antroposofica propone una classificazione delle malattie in due gruppi fondamentali: quelle infiammatorie, caratterizzate da un'iperattività del polo metabolico, e quelle degenerative, nelle quali si ha prevalenza del polo nervoso e sensoriale.
 

Un concetto merita di essere subito chiarito: la medicina antroposofica non si propone come una medicina alternativa a quella convenzionale, di cui anzi si considera come un'estensione e un arricchimento. Viene praticata da professionisti laureati in medicina, con una formazione di tipo tradizionale specializzati in medicina antroposofica attraverso un corso di perfezionamento.
"La medicina - lamentava Steiner nel 1908 - si è allontanata dalla conoscenza spirituale, diventando sempre più materialistica". L'ottica globale, olistica, dell'approccio antroposofico mal si concilia con la forte connotazione tecnologica della medicina d'oggi e in particolare con la crescente tendenza della medicina scientifica a sostituire l'effettiva osservazione, il giudizio e la decisione consapevole con test, strumenti diagnostici e statistiche. Questo, come già si è detto, non esclude comunque il ricorso agli interventi diagnostici e terapeutici propri della medicina convenzionale.
 

L'uomo ammalato deve essere percepito nell'alterato equilibrio tra le parti che costituiscono la sua quadruplice natura (corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale, Io). Il medico antroposofico pone particolare attenzione nella ricerca delle cause della malattia, vista come un processo attraverso cui l'individuo può pervenire a maggiore libertà e completezza. Se è fondamentale l'indagine "scientifico-spirituale" sulla vera natura della malattia, per favorire il processo di guarigione del paziente devono essere impiegati dei farmaci in grado di ripristinare l'equilibrio turbato.
 

I rimedi antroposofici vengono preparati partendo da sostanze appartenenti al regno minerale, vegetale e animale e seguendo speciali procedimenti: oltre alla tecnica omeopatica delle diluizioni successive, vengono infatti impiegate particolari forme di dinamizzazione e potenziamento. Si dice che lo stesso Steiner (col quale collaborò attivamente la dottoressa olandese Ita Wegman, fondatrice della prima clinica antroposofica nei pressi di Basilea) abbia lasciato molte indicazioni per la preparazione di farmaci specifici.