Oscar Wilde: ritratto di un dandy

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Scrittore di enorme cultura e sensibilità, Oscar Wilde ha lasciato un'eredità letteraria importantissima. Conosciamo meglio la sua vita e le sue opere.

Oscar Wilde è stata una delle personalità di spicco nei principali salotti inglesi e francesi. Scrittore, aforista, critico e intellettuale, ha vissuto prevalentemente a Londra e Parigi. Ma nei suoi molti viaggi ha toccato anche l'Italia e gli Stati Uniti. Le sue opere sono ancora oggi molto citate, grazie alle sue frasi ironiche e affilate. Tra i suoi capolavori, spicca Il ritratto di Dorian Gray.

Chi era Oscar Wilde

Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde nasce a Dublino il 16 ottobre 1854. Il padre, Sir William, è un celebre oftalmologo irlandese. Fonda un ospedale a Dublino e firma molti autorevoli trattati medici. Appassionato di donne, mandò in frantumi la sua carriera per un accusa di stupro ai danni di una ragazza diciannovenne. La madre di Oscar Wilde, Jane Francesca Elgee, era una poetessa irlandese. Madre e figlio hanno molto in comune: dall'aspetto all'eccentricità, passando per la passione per la letteratura. Entrambi nascono la loro vera età fino alla fine dei loro giorni.

Origini

Il suo nome completo omaggiava il figlio di Oisin, nato nella terra dell'eterna giovinezza, da ciò l'augurio di rimanere sempre giovane. Kingsbury era in omaggio alla famiglia della madre, mentre O'Flahertie dall'antica parentela della nonna paterna. Cambia spesso la sua firma e il modo in cui si fa chiamare. Per un periodo sceglie il nome Wills Wilde.

Gli studi

Oscar Wilde riceve la sua educazione in casa fino ai nove anni. Poi studia alla Portora Royal School a Enniskillen (contea di Fermanagh), seguendo le orme di suo fratello maggiore. Dal 1871 al 1874 frequenta il Trinity College di Dublino dove, per i suoi lodevoli studi sui lirici greci vince la Berkeley Gold Medal, il premio più prestigioso della scuola. Consegue una borsa di studio e riesce così a seguire il Magdalen College di Oxford. Studia con passione i classici greci e viene iniziato alla Massoneria.

Durante gli studi, nell'estate del 1875, viaggia moltissimo. Va in Italia, dove le sue spese eccessive gli impediscono di visitare tutte le città di interesse. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1876, va in Grecia e poi a Roma, dove dedica un sonetto a Papa Pio IX. La lunga vacanza gli costa la sospensione dagli studi.

Carriera letteraria

Dalla metà degli anni Ottanta dell'Ottocento, Wilde collabora per il Pall Mall Gazette, per cui recensisce nuovi libri di poesie. Nel 1881, in occasione della pubblicazione di Poems, la donazione del suo volume presso la biblioteca dell'Oxford Union viene rifiutata a causa di accuse sulla sua moralità.

Gli esordi

L'esordio di Oscar Wilde come poeta avviene nel 1878 con la raccolta di poesie Ravenna. Ma è col suo romanzo Il ritratto di Dorian Gray (1890) che conquista la vera fama. Da ricordare anche La Sfinge (1894) e La ballata del carcere di Reading (1898).

Le opere più importanti di Oscar Wilde

Oscar Wilde consegna tantissime opere ai posteri. La sua cifra stilistica ruota attorno all'utilizzo frequente di paradossi e aforismi. In poche parole quest'autore riesce ad esprimere in maniera efficace concetti per i quali in molte occasioni occorre un intero discorso.

Il principe felice e altri racconti (1888)

Si tratta di uno dei cinque lavori di prosa a cui Wilde si dedica nella sua vita. Questa raccolta di racconti è dedicata ai più piccoli. Infatti, le novelle hanno un impianto favolistico e sono scritte da Wilde per i figli Cyril e Vyvyan con intento educativo. All'interno è possibile leggere una condanna delle contraddizioni della morale borghese di epoca vittoriana.

Il ritratto di Dorian Gray (1890)

Si tratta della storia di Dorian Gray, giovane di bell'aspetto che venera la sua bellezza e la fa immortalare in un dipinto. Lord Henry Wotton influenza negativamente Dorian, imparando ad apprezzare la giovinezza e disperandosi per non poterla conservare come il suo ritratto. Fa un patto col diavolo, chiedendo di rimanere sempre giovane e bello, addebitando la sua decadenza fisica e morale al quadro.

L'importanza di chiamarsi Ernesto (1895)

Questa commedia teatrale ha per protagonisti due scapoli, che usano senza saperlo lo stesso pseudonimo: Earnest. In inglese questo nome significa serio, sincero, onesto. Quando i due si innamorano di due donne che hanno come unico ideale d'amore quello di sposare un uomo di nome Earnest, la situazione si complica attraverso equivoci e scambi di identità.

Impressioni dell'America (1896)

L'opera fa parte dei saggi scritti da Wilde e nasce da un ciclo di conferenze negli Stati Uniti. Le sue impressioni divengono oggetto di una serie di incontri fatti in Gran Bretagna, in cui racconta tutte le stranezze e le vicissitudini vissute in in America.

De profundis (1905)

Si tratta di una lunga lettera, pubblicata postuma, che Wilde scrive dopo il processo per omosessualità al suo compagno, Alfred Douglas. Scava nel profondo della sua anima per esternarne i pensieri e le ossessioni, ripercorrendo gli avvenimenti salienti della vita dell'autore.

Il matrimonio e i figli

Nel corso degli anni Oscar Wilde non fa mistero delle sue inclinazioni sessuali, frequentando diversi uomini, ma tenendosi sempre al riparo da pubbliche accuse. Tuttavia, per mettere a tacere usurai e opinione pubblica, nel 1884 sposa Constance Lloyd. Dopo la luna di miele appare già pentito della scelta, anche se l'iniziale affinità gli guadagna il soprannome di Amleto e Ofelia.

Risolte le vicissitudini economiche con i costruttori, i due iniziarono a condurre una vita matrimoniale in cui Constance assecondava Oscar Wilde in tutto, anche nel modo di vestire. Nel frattempo la donna rimane incinta di Cyril e i due si allontanano. Il 5 novembre 1886, un anno dopo, nasce il secondogenito Vyvyan. La coppia è in crisi e Wilde non smette di frequentare compagnie maschili.

Gli uomini di Oscar Wilde

Dopo l'iniziazione con Walter Pater, i nomi degli amanti di Wilde si moltiplicano. Tra gli altri, Wilde si affianca a Robert Ross, un ragazzo di 17 anni esiliato dalla sua famiglia per aver fatto coming out. Ma Wilde frequenta anche André Raffalovich nello stesso periodo dello scandalo che aveva coinvolto Lord Arthur Somerset in diversi episodi a sfondo sessuale. Ma lo scrittore non si accontenta, intessendo altri rapporti con ragazzi che invitava a casa sua.

Lord Alfred Douglas

Tra gli uomini che Wilde ha amato, una menzione particolare merita Lord Alfred Douglas. I due si conoscono a causa del romanzo Il ritratto di Dorian Gray. Douglas lo ha letto nove volte e vuole conoscerne l'autore. I due imbastiscono una storia molto importante. È Douglas a introdurlo nel mondo della prostituzione giovanile. A lui dedicherà il De Profundis.

Gli scandali

Oscar Wilde è protagonista di diversi scandali. Al centro di tutto, la sua omosessualità.

I processi e il carcere

Nel 1895 viene processato e condannato a due anni di carcere e lavori forzati. Trascorre questo tempo nella Holloway. Lavora sei ore al giorno al mulino a ruota. Dimagrisce di 10 chili. Concede il divorzio alla moglie, a patto che lei vada a vivere in America, ma lei decide di aspettarlo.

La libertà

Tornato libero nel 1897, varca la Manica e si trasferisce in Francia. Va a Napoli con Alfred Douglas (che lui chiama "Bosie"), ma le rispettive mogli li costringono a lasciarsi pur di mantenere il proprio tenore di vita. Va dunque a Taormina,  noto ritrovo di omosessuali nordici perseguitati in patria. Qui Wilde incontra Robert Hawthorn Kitson, un ricco artista britannico che aveva già conosciuto a Londra e la cui celebre residenza di Taormina, Casa Cuseni, è stato un cenacolo internazionale di intellettuali ed oggi è il Museo della Città.

Gli ultimi anni

Lasciata l'Italia si rifugia in Francia, ma gli ultimi anni di Wilde sono vissuti all'insegna della povertà.

La povertà

Elemosina cibo e denaro da chiunque, ma viene trattato come un reietto. Continua a viaggiare tra l'Italia, la Francia e la Germania, vivendo anche un momento di pentimento spirituale, legato alla sua condotta sessuale.

La morte

Oscar Wilde muore il 30 novembre 1900 in seguito alle complicazioni di un'otite. Ma prima si converte al cattolicesimo. Accanto a lui veglia il giovane amante di un tempo: Robert Ross. Ciò che rimane di Wilde viene prima seppellito nel cimitero di Bagneaux. Dal 1909 le sue spoglie riposano al cimitero di Père-Lachaise, sotto un imponente monumento costruitogli da Jacob Epstein, raffigurante una sfinge, e con l'epitaffio dalla Ballata del carcere di Reading.

Frasi di Oscar Wilde sulla delusione e ipocrisia

«Vi sono momenti in cui ci si trova nella necessità di scegliere fra il vivere la propria vita piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo, nella sua grande ipocrisia, gli domanda».

«Amo recitare. È molto più reale della vita».

«Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte delle persone esiste, questo è tutto».

«Meglio essere protagonisti della propria tragedia che spettatori della propria vita».

«Il segreto della vita è apprezzare il piacere di essere terribilmente, terribilmente delusi».

Frasi sulle donne

«La differenza tra gli uomini e le donne: gli uomini conoscono la vita troppo presto; le donne conoscono la vita troppo tardi».

«Gli uomini si sposano per stanchezza, le donne per curiosità: entrambi ne rimangono delusi».

«Le donne brutte sono sempre gelose dei loro mariti, mentre le donne belle non lo sono mai».

«Le donne nascondono i loro sentimenti finché non hanno preso marito: allora ne fanno mostra».

«Tra uomini e donne non vi è amicizia possibile. Vi è passione, odio, adorazione, amore, ma amicizia no».

Frasi sulla fiducia

«L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile».

«Posso credere a tutto, purché sia sufficientemente incredibile».

«I matrimoni senza amore sono spaventosi. Tuttavia, c’è qualcosa di peggio di un matrimonio senza amore: un matrimonio in cui esiste l’amore, ma da una parte sola, ed esiste la fiducia, ma da una parte sola. Un matrimonio in cui uno dei due cuori è destinato a essere infranto».

Stefania Leo

Foto apertura: LaPresse