Matisse, la seduzione di Michelangelo: l'esposizione in mostra a Brescia fino al 12 giugno

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Un successo straordinario, così sorprendente che già tre mesi prima del giorno del vernissage erano 40.000 le visite prenotate a quello che si prospetta essere l'evento culturale dell'anno.

Parliamo di 'Matisse, la seduzione di Michelangelo' mostra organizzata al Museo di Santa Giulia di Brescia che espone le opere del grande genio francesce.

Visitabile fino al 12 giugno 2011, la mostra accoglie tra le sue stanze ben 180 opere del poliedrico artista: attraverso dipinti, sculture, disegni, incisioni e gouaches découpées, si tenterà di ripercorrere l'intera vita artistica di Matisse da un inconsueto punto di vista, mai approfondito fino ad oggi: la relazione con l'opera di Michelangelo.

Nato nel 1869 a  Le Cateau-Cambrésis, fu con grande disapprovazione del padre che Matisse intraprese la carriera artistica, dopo aver abbandonato gli studi giuridici. Matisse è riconosciuto per essere l'esponente di maggior spicco nella corrente artistica dei Fauves, il cui 'manifesto artistico' pone attenzione estrema sul colore, considerato l'unico mezzo con il quale il pittore può esprimersi. Ecco quindi che semplificazione delle forme, abolizione della prospettiva e del chiaroscuro oltre alla predilezione per il colore curo diventano i dogmi della sopracitata corrente artistica, che poi Matisse riprende e elabora nella sua produzione artistica matura.

Benché di breve durata i fauves, e Matisse in prima linea, riuscirono a influenzare la pittura lasciando la propria visione del mondo in eredità all'espressionismo europeo e all'arte tutta.

A Brescia, nella suggestiva cornice del Museo di Santa Giulia,  spazio ricavato dagli ambienti dell'antico monastero benedettino, sarà possibile ammirare il genio artistico di Matisse attraverso le numerosissime opere esposte, provenienti dai più importanti musei mondiali.

Scopo della mostra è quello di dimostrare quanto sia profondo il legame tra l'artista francese e il genio cinquecentesco di Michelangelo, dal quale proviene l'idea matissiana di un'arte che fosse una semplificazione assoluta della pittuta, cosa che proviene proprio dallo studio costante, da parte di Matisse, della scultura di Michelangelo.

La presenza del genio cinquecentesco e la correlazione con l'artista francese accompagnerà lo spettatore in tutto il percorso espositivo, che non mancherà di sottolineare anche la passione artistica simile che viveva in entrambi gli artisti.

Sia in Michelangelo che in Matisse, infatti, si ritrova la passione sempre insoddisfata per l'opera e la continua sperimentazione che si ritrova in esse.

Sintesi di questo modus operandi la si ritrova senz'altro nel Grande Nudo Seduto, opera che Matisse modellò e rimodellò per ben sei anni, fino a considerarla egli stesso la sua opera più importante.

Non mancherà, ovviamente il culmine della ricerca artistica di Matisse, che ritroviamo nei cosiddetti Gouaches Découpées, ovvero una sorta di grandi collages in cui vive la cosiddetta tecnica del 'dipingere con le forbici'. Proprio in questa serie di Opere Matisse riuscirà a riconciliare l'elemento piccorico con quello scultoreo, quasi fondendoli l'uno nell'altro.

Quella di Brescia è una mostra importante, che porta in Italia uno dei maggiori esponenti artistici del nostro tempo.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito dedicato all'evento.