Quale popolo si è servito per primo dell'albero della gomma?

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Furono gli Indios del Nuovo Mondo a comprendere, per primi, le modalità di utilizzo dell'Albero della Gomma.

L'Hevea Brasiliensis, questo il nome scientifico del sopracitato albero, viene ancora oggi utilizzato per la produzione della gomma (o caucciù), della quale l'uomo fa ampio uso.

Gli Indios furono i primi a capire che, incidendo la corteccia dell'albero, se ne poteva ricavare il lattice che, tramite un processo di “rapprendimento”, diventava un materiale flessibile e ampiamente utilizzabile.

L'uso del Caucciù si estese poi anche al vecchio continente in seguito alla Scoperta dell'America. Fu Cristoforo Colombo, infatti, a portare in Europa il primo manufatto in Caucciù: si trattava di una semplice palla di gomma.

Bisogna però aspettare la prima metà del 1700 per avere le prime informazioni scientifiche circa questo prodigioso materiale. Fu infatti Charles-Marie de la Condamine, nel 1736, a esporre all'Accademia di Francia le qualità pregevoli del Caucciù.

Tuttavia per sfruttare al massimo l'ampia usabilità di questo bisognerà aspettare qualche decennio e, precisamente, il 1839 con l'invenzione di Charles Goodyear: fu lui, infatti, a ideare il processo di vulcanizzazione, con il quale la gomma diventava molto più resistente e utilizzabile in moltissimi campi.

Non a caso, nel 1898, l'inventore fondò la società che, ancora oggi, è un vero e proprio leader nel mercato della gomma e dei pneumatici: la Goodyear.