Perché il coccodrillo è l’animale che attacca di più l’uomo?

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Il coccodrillo è un animale preciso e violento e rappresenta una minaccia fatale sia per l’uomo che per altri celebri predatori come il leone. Ogni anno le vittime umane degli attacchi di questi silenziosi animali sono circa 750: trattandosi di un feroce cacciatore, il coccodrillo è governato dall’istinto primario di sopravvivenza e di difesa del territorio.

L’uomo diventa quindi una facile preda nel momento in cui cerca di violare quelli che sono i confini territoriali del rettile più pericoloso al mondo: la percentuale di vittime cresce in prossimità di zone del mondo in cui gli insediamenti umani si sviluppano senza controllo, in luoghi a lungo incontaminati, habitat naturali dei coccodrilli.

La loro tecnica di attacco è notevolmente funzionale: una volta balzati fuori dall’acqua, le prede vengono addentate, bloccate all’interno delle fauci e trascinate in acqua per farle affogare.

Spesso l’uomo viene tratto in inganno dall’apparente lentezza, ma in realtà si tratta di un atteggiamento calcolato, che destabilizza la preda e la rende più vulnerabile.

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