Cos’è un geyser?
Scopriamo cos'è un geyser e perché è un fenomeno connesso all'attività vulcanica del pianeta Terra
Ecco spiegato cos'è un geyser. Si tratta di una vera e propria sorgente termale capace di eruzioni intermittenti di acqua e vapore che vengono scagliati verso l’alto con forza, spesso a intervalli più o meno regolari. È uno dei fenomeni geotermici più spettacolari della Terra: sembra quasi un “respiro” del pianeta che combina calore sotterraneo, acqua e la particolare architettura di fratture e cavità nella roccia.
Come funziona un geyser
Ora che abbiamo scoperto cos'è un geyser, scopriamo come funziona con una spiegazione semplice. Perché un geyser esista sono necessari tre fattori imprescindibili:
- Una fonte di calore: in genere una camera magmatica o rocce molto calde in profondità.
- Acqua: pioggia o neve che filtra nel sottosuolo attraverso fratture e pori.
- Un “impianto idraulico” adatto: una rete di condotti, sacche e colli di bottiglia che intrappolano l’acqua.
Questi tre fattori concomitanti rendono qualsiasi geyser termodinamicamente e idrodinamicamente instabili. Pressappoco funziona così:
- L’acqua in profondità, sotto alta pressione, può riscaldarsi oltre 100 °C senza bollire (come in una pentola a pressione naturale).
- Quando la pressione si riduce lungo il condotto, una parte dell’acqua comincia a bollire all’improvviso, trasformandosi in vapore.
- Il vapore si espande, spinge l’acqua soprastante e provoca l’eruzione di un getto, la cui durata può essere di pochi secondi o diversi minuti.
- Dopo lo sfogo, ogni geyser esaurisce sia l'acqua che il calore in eccesso, tornando di conseguenza a uno stato di temporanea stabilità. A questo punto il ciclo ricomincia: l'acqua torna nei condotti, si scalda di nuovo per poi essere nuovamente espulsa all'esterno.
La regolarità di espulsione dell'acqua da parte di un geyser dipende però da un delicato equilibrio tra i tre fattori sopra elencati. In alcuni casi (come per l’Old Faithful Geyser di Yellowstone), la geometria interna e l’apporto costante di acqua permettono un accumulo di pressione prevedibile, che si scarica con intervalli quasi costanti.
In altri casi, invece, anche piccole variazioni nella quantità di acqua, nella temperatura o nella pressione interna possono cambiare il “ritmo” delle eruzioni, rendendole irregolari o interrompendole del tutto. Persino un terremoto a chilometri di distanza può alterare il percorso dell’acqua nel sottosuolo e modificare la frequenza degli spruzzi.
Tipi di geyser
Non tutti i geyser sono uguali. In base alle modalità di espulsione di acqua e vapore, si distinguono essenzialmente in tre diverse tipologie.
- A fontana: si tratta di eruzioni turbolente, a impulsi, spesso provenienti da bacini poco profondi; un geyser di questo tipo produce getti relativamente bassi ma spettacolari.
- A cono: l’acqua esce attraverso un condotto stretto sormontato da un cono di silice depositata; in questo caso il geyser produce getti più alti, colonnari e coerenti.
- Mofete & fumarole: in realtà non sono geyser, ma si possono definire "cugini" prevalentemente a vapore.
Dove si trovano i geyser nel mondo
Benché sia un fenomeno molto noto e celebre, i geyser sono rarissimi sulla Terra perché - come abbiamo appena spiegato - richiedono condizioni geologiche molto specifiche ovvero una fonte di calore vulcanica, abbondante acqua sotterranea e un sistema di condotti idoneo. Per questo motivo si trovano solo in poche aree del pianeta, tutte caratterizzate da un’intensa attività geotermica e spesso situate vicino a margini di placca o a punti caldi vulcanici.
Islanda – Qui si trova il “padre” di tutti i geyser, il Great Geysir, da cui deriva il termine stesso. La zona geotermica di Haukadalur ospita anche Strokkur, che erutta ogni pochi minuti, lanciando colonne d’acqua alte fino a 30 metri.
Yellowstone (USA) – La più grande concentrazione di geyser al mondo, con oltre 500 esemplari, tra cui il celebre Old Faithful. Questi geyser fanno parte del supervulcano di Yellowstone, una gigantesca caldera che si è formata con eruzioni catastrofiche in passato e che continua a fornire calore attraverso la sua immensa camera magmatica.
El Tatio (Cile) – Situato sugli altipiani andini a oltre 4.000 metri di quota, offre scenari spettacolari soprattutto all’alba, quando l’aria fredda esalta le colonne di vapore.
Nuova Zelanda – L’area di Taupō-Rotorua è famosa per i geyser e le pozze di fango bollente; il Pohutu Geyser è uno dei più alti dell’emisfero sud, con getti fino a 30 metri.
Kamčatka (Russia) – La remota Valle dei Geyser ospita una delle concentrazioni più grandi al mondo, con oltre 90 geyser in un canyon lungo 6 km, in un paesaggio selvaggio e difficilmente accessibile.
Foto di apertura: Foto di Emily Campbell su Unsplash