Perché il ghepardo è un predatore diurno?

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I ghepardi (detti anche “velocisti della savana”) sono felini che programmano i loro attacchi fulminei alle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, quando il sole domina cielo: a differenza di altri felini, il ghepardo predilige il giorno perchè, per cacciare, si serve prevalentemente della vista.

Per individuare a distanza le possibili prede di solito si posiziona in luoghi sopraelevati e osserva: rimane sotto vento, cercando di non farsi vedere fino all’ultimo instante e poi scatta, ad altissima velocità, per raggiungere le prede in fuga.

La savana sicuramente è l'ambiente perfetto per il suo stile di caccia, un misto di macchie aperte e pianure erbose, che favorisce l'inseguimento anziché l'agguato: se al tramonto si trovano ancora in aperta savana, i ghepardi cominciano a dare segni di nervosismo, poiché aumentano per loro le possibilità di imbattersi in altri felini, come i leoni, che sono attivi principalmente di notte.

Non potendo infatti competere con un leone, una iena o un leopardo in termini di forza fisica, il ghepardo cerca di non incrociare mai la vista di uno di questi predatori, perché il rischio sarebbe quello di essere ferito o addirittura ucciso in uno scontro.

I ghepardi sono ottimi cacciatori, ma non hanno la forza per difendere la preda uccisa, e sono pochi i posti in cui possono nascondersi: non possono fare affidamento su artigli affilati per salire sugli alberi, né sulla superiorità numerica di chi caccia in branco. Per questo motivo occupano un posto precario tra gli altri predatori della savana.

La vista è sicuramente lo strumento più raffinato che questo felino usa per individuare le prede e seguirne la fuga e la luce è un alleato prezioso per disegnare la sua corsa fulminea.

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