Il Festival del cinema di Venezia è mai stato sospeso?

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Il Festival del cinema di Venezia non fu immune agli sconvoglimenti socio-politici che, nel corso degli anni, hanno interessato l'Europa (e non solo). Un esempio lo si ritrova negli anni della seconda guerra mondiale quando, le edizioni del 1940, 1941 e 1942 sono state poi considerate "non avvenute".

In questi anni, infatti, la partecipazione alla mostra d'arte cinematografica è molto influenzata dai fatti politici che animano l'Europa, tanto che partecipano al Festival solo registi e opere allineate con l'asse Roma-Berlino. Per la prima volta, poi, le premiazioni e le proiezioni si spostano dalla classica location del Lido di Venezia per approdare tra il "Rossini" e il "San Marco". E' durante le suddette edizioni che gli italiani premiati furono Fosco Giacchetti, Alida Valli e Assia Norris.

Si riprese con il normale svolgimento del Festival nel 1946 quando, diretto da Elio Zorzi, la kermesse vide il trionfo del neorealismo italiano.

Il Festival di Venezia, tuttavia, vide nascere nuovi problemi nel corso degli anni '70, periodo denso di proteste legate al movimento sessantottino. Furono molte le contestazioni alla Biennale (di cui il festival di Venezia è ancora oggi emanazione), perché ancora retta da uno statuto emanato durante il regime fascista. E se per svariati anni la kermesse si svolse senza l'assegnazione di premi, le edizioni del 1973, 1977 e 1978, addirittura, saltano.

E il 1979 l'anno che sancisce la rinascita della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica, grazie soprattutto alla nuova direzione affidata a Carlo Lizzani.