Cosa si intende per "furto di identità" su Facebook?

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I furti d’identità sono sempre esistiti: ci si può fingere un’altra persona per gli scopi più disparati, primo tra tutto il guadagnare denaro.

Con l’avvento di Facebook e dei social network in generale, il fenomeno sopra descritto si è moltiplicato vistosamente, rendendo i social media uno dei “luoghi” privilegiati delle menti criminali per operare a proprio favore.

Per capire, nella pratica, in cosa consista un furto d’identità su Facebook, possiamo riportare la storia di Bryan Rutberg che, in passato, ricopriva la carica di direttore della comunicazione presso Microsoft. Nel 2009 la pagina di Facebook fu hackerata e la sua identità rubata a scopi criminali: l’hacker, spacciandosi per Bryan, affermò di essere in gravi difficoltà e chiese a svariati contatti un aiuto economico, aiuto che ben presto gli fu recapitato attraverso un trasferimento fondi con Western Union.

Ma com’è possibile che le persone contattate non abbiano capito che si trattasse di una truffa? Semplice: accedendo al profilo di Bryan Rutberg, l’hacker aveva a disposizione una quantità illimitata di informazioni private dell’uomo, quali il nome della moglie, dei figli, o ancora accesso foto capaci di rivelare molti particolari sul suo passato; scrivere un messaggio convincente, a questo punto, è stato molto semplice!
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uello sopra descritto, purtroppo, non è affatto un caso isolato: sono molto gli esperti che affermano che Facebook sia ormai diventato una piattaforma sulla quale sono in crescita moltissimi crimini: malware, virus o il semplice stalking sono solo alcuni esempi di una lista molto più nutrita.

ornando a parlare in modo più specifico del furto d’identità, si stima che questo abbia un’incidenza dell’1% sul totale degli utenti di Facebook: una percentuale che, a prima vista, potrebbe sembrare bassa se non si pensa che, però, il social network in questione ha circa un miliardo di iscritti!

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