Che cos'è l'ossimoro?

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L'ossimoro è una figura retorica che consiste nell'accostare due termini o concetti dal significato opposto e antitetico. La stessa etimologia greca del termine evidenzia il significato intrinseco alla parola: ossimoro deriva dal greco oxýmoron, che nasce dall'unione delle parole oxýs e e moros, rispettivamente "acuto" e "ottuso".

L'ossimoro, ampiamente usato in poesia e letteratura come scelta stilistica volontaria, dà origine a una sensazione di paradosso in cui il forte contrasto dei termini utilizzati fa nascere effetti stilistici inusuali.

Per rendere più chiara la funzione e l'utilizzo dell'ossimoro si possono fare numerosi esempi, tutti mutuati dal mondo della letteratura. Nella più famosa delle sue poesie, L'infinito, Giacomo Leopardi scriveva "…E ’l naufragar m’è dolce in questo mare"; Quasimodo, in Lettera alla madre, intonava "gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve…"