Perché si dice “Pietra dello scandalo”?

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Il detto "pietra dello scandalo" risale agli antichi Romani, quando i commerci erano tanto floridi, quanto rischiosi.
Al tempo di Cicerone infatti chi falliva senza poter pagare i suoi debiti veniva condannato a una pena davvero umiliante, che gli toglieva ogni briciolo di dignità: i condannati venivano portati in Campidoglio, dovevano togliersi gli abiti dall’ombelico in giù e, seduti su una pietra particolare con il fondoschiena nudo, mettevano all’asta i loro averi.

Non c’era una sola pietra “dello scandalo” (o “dell’infamia” o “dei fallimenti”), ma tante sparse in tutta la nostra Penisola e alcune si sono preservate, diventando simboli storici, come quella di San Donato Valdicomino in provincia di Frosinone, o quella di San Bernardino (che promosse la creazione dei Monti di Pietà), sulla quale il condannato stava seduto a sedere scoperto tanto quanto era il suo debito.