Perché si dice "donna al volante pericolo costante"?

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Molti uomini dicono "donne e motori"... "gioie e dolori".
Detti popolari e luoghi comuni dipingono il gentil sesso come inadatto alla guida dell'automobile... ma perchè si dice “donna al volante, pericolo costante”?

L'origine del proverbio sembrerebbe essere radicata nell’immaginario collettivo che vede il popolo femminile destreggiarsi con maggiore difficoltà fra parcheggi e manovre che richiedono un elevato grado di precisione.
Secondo una recente indagine condotta dall'agenzia dei trasporti britannica, le donne avrebbero effettivamente bisogno di più ore di addestramento rispetto agli uomini per ottenere la patente di guida e impiegherebbero anche più tempo in media nel portare a termine un parcheggio.

Il cervello maschile sembrerebbe essere maggiormente predisposto al calcolo immediato delle manovre essenziali a un parcheggio ben fatto.
In compenso sarebbe, però, più incline a sfidare i limiti di velocità e sicurezza.
Le ultime statistiche commissionate dalle agenzie di assicurazioni italiane dimostrano infatti che le donne causano il 15% di incidenti stradali in meno rispetto agli uomini.
Ma questo ahimé non basta a scalfire i pregiudizi legati alla pericolosità del binomio donna-auto.
Minor propensione istintiva alla guida, scarsa familiarità con parcheggi innocui per le altre autovetture, tendenza tutta rosa a ignorare il fascino dei motori.

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