Esistono persone che non vedono i colori?

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Ebbene sì, esistono persone che non riescono a vedere i colori e che sono quindi soggette ad acromatopsia.

L’acromatopsia è totalmente diversa dal daltonismo, in cui i colori seppur alterati e diversi dal “normale” vengono percepiti; essa comporta l’incapacità di riconoscere e quindi vedere qualsiasi colore. Ne esistono diversi tipi: congenita, distrofia dei coni o acromatopsia degenerativa e acromatopsia cerebrale. Ognuno si distingue dall’altro sotto molti aspetti, ma tutti sono caratterizzati per comportare la cecità ai colori.

Le persone soggette ad acromatopsia devono sottoporsi ad un’attenta e accurata diagnosi per sapere a quale caso appartengono e quali sono le motivazioni della loro incapacità di vedere i colori.

Bisogna sottolineare che l’acromatopsia non va confusa con il monocromatismo che significa poter percepire tutte le sfumature di un solo colore. Questa precisazione è essenziale poiché quando si pensa ad una persona incapace di vedere i colori la prima cosa che viene in mente è che veda in bianco e nero; in realtà un acromate completo non potrebbe conoscere il significato di “bianco” “nero” o “grigio” e quindi per lui i nomi di quelle tonalità di colore non avranno molto senso. Sono comunque in grado di percepire svariate sfumature tra il bianco e il nero ma quando si tratta di descriverle usano solamente gli aggettivi “più o meno” chiaro o scuro.

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