Perché a volte perdiamo il controllo di noi stessi?

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Quando stiamo per perdere le staffe ci dicono di contare fino a dieci: ci piace credere di avere il controllo su tutto ciò che sentiamo.

Alcuni esperimenti recenti dimostrano invece che tra quello che crediamo di fare e quello che facciamo davvero ci può essere un abisso: molti di noi pensano che l'analisi e il ragionamento siano gli strumenti principali che la nostra mente usa per leggere il mondo che ci circonda ma la scienza sta dimostrando in modo sempre più evidente che, in ogni momento della nostra vita, siamo guidati da una presenza invisibile.

Secondo i neuroscenziati oltre il 95% del nostro comportamento è sotto il controllo della mente inconscia: in passato l'inconscio veniva associato solo a desideri repressi e forze oscure ma in realtà è una delle risorse più sofisticate che abbiamo; funziona come una sorta di pilota automatico, che filtra per noi gli stimoli esterni.

L'inconscio alleggerisce le nostre fatiche quotidiane, trasforma funzioni complesse, come camminare e guidare, in automatismi e quando si agisce sull'impulso dell'emotività è la nostra componente più profonda a prendere il sopravvento.

Per esempio, la rabbia è una delle emozioni capaci di farci perdere completamente la lucidità e i freni inibitori: in questi casi non è la ragione che decide; la rabbia attiva il sistema nervoso simpatico e sembra che la serotonina abbia un ruolo chiave nell'influenzare il comportamento aggressivo.

Anche quando ci innamoriamo perdiamo la testa! L'attrazione fisica è influenzata dai livelli di testosterone, poi scatta l’inibizione della serotonina e in contemporanea partono delle scariche di dopamina capaci di annebbiare letteralmente il nostro cervello!

Spesso si pensa che la razionalità sia l'unico modo per comprendere il mondo che ci circonda ma la nostra sopravvivenza è regolata da tutto quello che l'inconscio fa per noi “dietro le quinte”.

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