François Rabelais

Una visione del mondo attraverso il riso

Le descrizioni di Rabelais riproducono talvolta i particolari più quotidiani e minuti e conducono a una rappresentazione colorita e vivace della vita del suo tempo. Per la concretezza del suo linguaggio egli è stato indicato come un maestro del realismo, ma si tratta di un approccio estremamente riduttivo. Rabelais non riproduce mai la realtà, bensì prende a prestito elementi realistici per creare un universo parodistico e fantastico, mitico. "Meglio è di riso che di pianto scrivere, ché il riso l'uomo dall'animal distingue" egli scrive nei versi rivolti al lettore in apertura del Gargantua. La sua comicità va compresa nel quadro delle forme e manifestazioni medievali che si opponevano alla cultura ufficiale della Chiesa e del mondo feudale. Quelle forme, organizzate sul principio del riso carnevalesco, rivelavano un aspetto completamente diverso del mondo, "un secondo mondo e una seconda vita", un capovolgimento della parola ufficiale.