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L'estinzione dei grandi rettili

L'era secondaria, o mesozoica, è anche nota come "era dei grandi rettili", perché essi vissero numerosi in ogni continente, per 150 milioni di anni, indiscussi dominatori del regno animale: tuttavia, si estinsero 65 milioni di anni fa, alla la fine del Cretaceo, e ancora misteriose rimangono le cause che ne provocarono la scomparsa.

Varie discipline, dalla paleontologia all'astrofisica, cercano di spiegare l'estinzione dei grandi rettili avanzando numerose ipotesi: di seguito ne esponiamo alcune tra le più accreditate.

Secondo una prima ipotesi, l'estinzione dei grandi rettili sarebbe stata causata dalla caduta sulla Terra di un gigantesco meteorite. A sostegno di questa ipotesi esistono diverse prove, tra cui la presenza insolitamente elevata dell'iridio (elemento raramente rintracciabile nella crosta terrestre, ma abbondante, invece, in meteoriti e asteroidi) in campioni di argille databili a quel periodo e tracce di un gigantesco cratere (circa 190 km di diametro), formatosi per impatto con un meteorite, rinvenute nello Yucatan del nord (Centro America). Circa le conseguenze di questo catastrofico impatto, alcuni studiosi sostengono che esso avrebbe provocato una tempesta di fuoco su tutto il pianeta (in Danimarca e in Nuova Zelanda sono state ritrovate anche elevate quantità di carbonio, prodotto della combustione, in strati rocciosi contenenti notevoli quantità di iridio); altri scienziati affermano che la caduta del meteorite provocò un'onda di maremoto alta 100 m; altri ancora ipotizzano che l'impatto abbia sollevato polveri che avrebbero causato piogge acide torrenziali sufficientemente violente da provocare la morte di molte specie animali e vegetali all'istante; infine, alcuni scienziati ritengono che, in seguito all'esplosione del meteorite, miliardi di chilometri quadrati di basamento roccioso si siano ridotti in polvere: nuvole di polvere alternate a fumo avrebbero poi velato il Sole e lasciato il pianeta nella più fredda oscurità; le piante avrebbero smesso di produrre ossigeno e la vita si sarebbe lentamente arrestata (alla fine del Cretaceo quasi l'80% delle piante si è estinto).

Molti paleontologi propendono per un'altra ipotesi. Pur ammettendo che, con tutta probabilità, un meteorite abbia colpito veramente la Terra circa 65 milioni di anni fa, questo evento, tuttavia, non rappresenterebbe la causa dell'estinzione dei grandi rettili, che, anzi, già da 6 milioni di anni sarebbero stati in via di estinzione; inoltre, se il meteorite fosse stato abbastanza grande da uccidere i grandi rettili, avrebbe dovuto sterminare anche tutti gli animali più piccoli.

Secondo questi paleontologi, i grandi rettili subirono probabilmente fasi alterne di scomparsa e presenza dalla faccia della Terra durante tutto l'arco di tempo in cui abitarono il pianeta e non solo alla fine dell'era secondaria. L'origine del problema è da ricercare più indietro nel tempo, quando il supercontinente Pangea iniziò a frammentarsi e masse di terra a emergere, con formazione di ponti terrestri che univano i continenti precedentemente isolati: gli animali poterono spostarsi, i grandi rettili migrarono da un continente a un altro, portando con sé malattie epidemiche. Tuttavia, anche questa ipotesi lascia insoluti alcuni dubbi, poiché fatti analoghi si sono verificati più volte nella storia della Terra senza essere accompagnati da estinzioni.

Altre considerazioni si aggiungono a quelle fatte finora e complicano ulteriormente il quadro: alcuni paleontologi hanno da sempre ipotizzato che i grandi rettili potessero vivere solo in climi tropicali, ma il ritrovamento di fossili di dinosauri anche in zone fredde cancella questa ipotesi. Si deve quindi escludere che i grandi rettili siano stati disturbati dal raffreddamento del clima conseguente all'impatto con un meteorite, poiché le specie che già vivevano in regioni fredde avrebbero dovuto sopravvivere, cosa che non si verificò.

Ben lungi dall'aver completamente chiarito il mistero, l'estinzione dei grandi rettili è probabilmente da attribuire a un insieme di più fattori sfavorevoli, tra i quali l'insorgere di epidemie e lenti mutamenti del clima; una cosa, comunque, appare certa: senza l'estinzione dei grandi rettili la vita sulla Terra avrebbe sicuramente seguito un corso totalmente diverso.