Movimenti di popoli nell'Europa post-carolingia e in Oriente

Approfondimenti

Il mondo vichingo

La società dei Vichinghi era divisa in tre classi, nobili, contadini e schiavi e aveva un'organizzazione simile a quella feudale. Il figlio maggiore ereditava tutte le proprietà del padre pagando un risarcimento ai fratelli che cercavano fortuna come mercanti, pirati o coloni di nuove terre. I contadini erano liberi ma legati al padrone del quale lavoravano la terra in cambio di un salario. Alla classe dei contadini appartenevano anche soldati, artigiani e mercanti. Gli schiavi erano prigionieri di guerra o uomini rovinati dai debiti. Alla morte del padrone potevano essere venduti o sacrificati sulla sua tomba. Solitamente i Vichinghi non vivevano in villaggi ma in fattorie sparse il cui centro era costituito dalla sala principale dove vi erano il focolare e delle panche lungo le pareti. Essi non avevano un'organizzazione religiosa e una casta sacerdotale propriamente detta ed erano gli stessi padroni delle terre a officiare i riti religiosi all'aperto in prossimità di boschi, tumuli, massi, sorgenti. Le divinità risiedevano in un luogo remoto, l'Asgardhr (simile all'Olimpo greco), sede del “sacro albero del mondo” sotto il quale le tre Norme (simili alle Parche greche) intessevano i destini degli uomini. I Vichinghi riconoscevano i segni cosmici di una fine del mondo ormai prossima.