Michail Gorbaciov: un messaggero tra oriente e occidente

Michail Gorbaciov, il politico che più di ogni altro ha segnato i rapporti tra oriente e occidente, Segretario generale del Partito Comunista e Presidente dell'Unione Sovietica, è stato il fautore di grandi riforme quali la Glasnost e la Perestroika. Gorbaciov fu un innovatore e la Perestroika segnò una vera rivoluzione politica.
Nato in un paese del Caucaso, da una famiglia di contadini, Gorbaciov lascia la famiglia per studiare giurisprudenza a Mosca.
Qui conosce e sposa la giovane Raissa e una volta laureato torna nel paese natale cominciando la carriera politica.
Nel 1985 diventa leader dell'Unione Sovietica alimentando le speranze di una nuova relazione tra l'Oriente e l'Occidente del mondo.

Nel 1989 gli abitanti della Germania dell'Est chiedono l'aiuto di Gorbaciov, così, nel 1990, Gorbaciov invita l'allora cancelliere tedesco Helmut Kohl, nella sua casa in Crimea, aprendo la strada alla riunificazione della Germania.
E' così che si apre una nuova era e nemici di vecchia data cominciano a dialogare: le iniziative russe di disarmo cambiano l'ordine politico mondiale e portano alla fine della Guerra Fredda.
Nel 1990 Gorbaciov riceve anche il Premio Nobel per la pace.
Ma in patria il dilaga un diffuso malcontento dovuto alle sue politiche economiche che, nel 1991, sfocia in un colpo di stato. Il colpo di stato fallisce ma Gorbaciov è ormai indebolito e lascia spazio, sulla scena politica, ad un nuovo protagonista, Boris Eltsin.

L'immagine di Gorbaciov vive però di contrasti: mentre per l'Occidente rimane colui che ha saputo riunire la Germania, il suo paese lo accusa di aver sgretolato per sempre l'Unione Sovietica.
Morirà il 30 agosto 2022 a Mosca, mentre in Europa imperversa il conflitto russo-ucraino.