Argo-YBJ

sigla di Astrophysical radiation with ground-based observatory-YanBaJing, osservatorio per l'astronomia a raggi gamma, realizzato sull'altopiano tibetano di Yanbajing (a 90 km da Lhasa) a 4300 m di quota, nell'ambito di una collaborazione tra l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e istituzioni scientifiche cinesi. Attraverso l'osservazione della radiazione cosmica da Terra, l'impianto può fornire dati utili per chiarire i meccanismi dei processi violenti che accadono nell'Universo e che si manifestano sotto forma di radiazioni gamma, come stelle di neutroni, nuclei galattici attivi con al centro buchi neri supermassivi pari a 100 milioni di masse solari e i cosiddetti Gamma ray bursts (GRB), osservati casualmente per la prima volta negli anni Settanta del sec. XX da satelliti spia statunitensi e svelati alla fine degli anni Novanta soprattutto grazie al satellite italiano Beppo SAX: si tratta di esplosioni di straordinaria potenza, che per pochi secondi emettono un'energia che supera quella generata da tutto l'Universo; si ipotizza che questi fenomeni possano generare contemporaneamente anche onde gravitazionali, teorizzate da Einstein ma mai captate da nessuno strumento. Entrato parzialmente in funzione nel 2001, Argo-YBJ è composto da 1900 rivelatori di dimensioni 3×1,5 m, all'interno dei quali vi sono 18.500 elementi sensibili che permettono l'osservazione del cielo con una precisione angolare di qualche decimo di grado.

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