Carranza, Venustiano

uomo di Stato messicano (Cuátro Ciénegas 1859-Tlaxcalaltongo 1920). Fu uno dei principali seguaci di F. Madero, dopo il cui assassinio (1913) si levò in armi contro il presidente V. Huerta in difesa delle riforme e, alla testa del movimento “costituzionalista”, contribuì alla sua caduta. Impadronitosi della capitale, fu eletto presidente (1914-20) e iniziò un'opera di conciliazione tra le diverse forze in campo. Il nord del Paese era controllato da Villa, il sud da Zapata. Cercò l'intesa con quest'ultimo per mezzo di una legge del gennaio 1915, che riconosceva il diritto degli Indios alla proprietà della terra. Il 5 febbraio 1917 promulgò la nuova Costituzione, che codificava i principi della rivoluzione. Le leggi sulle risorse minerarie e petrolifere, considerate proprietà inalienabile dello Stato, e il principio della sottomissione delle compagnie petrolifere straniere alla legge messicana suscitarono l'ostilità degli Stati Uniti. Costretto a sospendere le misure contro le compagnie straniere, accusato di non aver portato avanti la riforma agraria, Carranza fu deposto nel 1920. In lotta contro A. Obregón, fu ucciso a tradimento da un gruppo di soldati.

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